2 Aprile
(In morte di Papa Giovanni Paolo II
)

Già è nomato "grande" 
Karol tornato al Padre, 
immensa luce espande 
vedendo Maria madre.

Ancor le spoglie umane 
agli occhi esposte stanno, 
dolor nei cuori immane,
i sensi in grande affanno.

Il mondo in fila piange
ancor perplesso e attonito,
da Roma, al Cile, al Gange
facea sentir il suo monito,
tuonava in mille lingue,
contro la povertà imperante,
mentre il gran mondo pingue
saccente e assai ignorante,
con guerre, e lutti e danni
facea capir che indarno
quell'uom dai bianchi panni
volea sudasse il marmo.

Al ciel levava suppliche
ai cuor puntava dritto,
lanciò mille filippiche
puntò alla mafia il dito: 
alzando al ciel le braccia
e brandendo il pastorale,
un urlo emise in faccia
a chi dà morte e assale.

Contro la guerra urlava,
come il peccato brutta,
parea infuocata lava
quando un vulcano erutta.

Correva in lungo e in tondo,
apriva solchi nuovi,
dal vecchio al nuovo mondo
mettea in subbuglio i cuori.

Parlando ai capi e ai miseri
pace implorava e amore,
tra le sue braccia i poveri
trovavan nuovo ardore.
  
I bimbi al suo cospetto
vedevano un bel nonno,
e spesso un lor dispetto
rendea felice il Sommo.

Dalla lontana terra
di Pietro al soglio giunge,
lutti nel cuor rinserra
dolore e amor lo punge.

Ora che ha le chiavi
di Pietro il pescatore,
ai figli suoi già schiavi
infonde un nuovo ardore.

"Orsù, Polonia mesta,
il gran momento è giunto
di sollevar la testa:
a voi ho il cuor congiunto!".

E lì lasciò il suo cuore
di un povero emigrante,
di pietre il cavatore
ormai vero gigante.

Con battimani e canti
i suoi ragazzi in piazza,
lieto il dolore, in tanti
rimpiangon la sua stazza.

Ora che dorme muto
nelle purpuree vesti,
mostra un sorriso acuto
vedendo tristi e mesti
del mondo tutti i potenti
attorno a lui riuniti,
pronti a mostrarsi attenti
ai disattesi inviti;

corron dal mondo intero
a render a lui omaggio,
solo a mostrarsi, invero:
mancar sarebbe oltraggio!
"Io non volevo guerra
ma pace e carità:
ora prostrato in terra
in segno d'umiltà 
vorresti darmi a intendere
d'aver capito male,
e guerre potrai smettere
appresso al funerale?
T'ho supplicato ieri
or stai cianciando al vento,
ti leggo nei pensieri
le tue intenzioni sento!".

Fu un Papa grande,
noi ci chiediamo ognor,
di Santa Chiesa il fante,
il gran traghettator?

Calcò orme e dottrina
di quel Gregorio Magno,
o di Leone, prima,
eletto a un tale rango?

Per Santa Chiesa è indubbio
che grande Papa fu;
per chi non crede un dubbio
l'assale sempre più.

Un dramma ogni uom pervade
angustie opprime il cuor:
nel mondo ormai globale
bastante é ardore e amor?

Noi pensiam che onore
sia giusto a lui donar,
per quel suo grande ardore
e tutto il suo lottar.

Se nella vita umana,
col suo pellegrinar,
di luce fu fontana
mai smise di guidar,
dal cielo cura ancora
dei figli oppressi avrà,
e lui nocchiero a prora
la strada indicherà.