MASSERIA BALATAZZA NEL 1600

                             

   ricerche di Calogero Messana

                                          
                                     I PRIMI INSEDIAMENTI A BALATAZZA                           Tipologia case

                  

                                        Il Ponte romano                                                     visto dal satellite

                                                            LA BALATAZZA ed i primi insediamenti

Il libro di G.Petix parla ampiamente dello sviluppo del nuovo borgo dopo il 1635 e alla pagina 30 del suo libro delle Memorie cita :

" a determinare l’erà di un antico edificio , tre cose possono servire di scorta : la storia , la natura della fabbrica , il disegno dell’edificio stesso ". Visto che difetta la storia scritta ci si basa sulla tradizione : il Duca di Terranova fece fabbricare , a sue spese , tre chiese , la sua casa baronale e due vasti magazzini , questi si notano come i più antichi fabbricati , assieme alle preesistenti casette di Casalivecchi .

Alla luce di quanto in premessa e leggendo il libro di Salvatore Galletti , La Serra del Falco , viene naturale affermare che i primissimi fabbricati di Montedoro siano stati invece quelli compresi tra le attuali vie Garibaldi e Alighieri isolato tra la chiesa e la via Cavour .

Allo scopo ci viene incontro il disegno dell’edificio .

Si tratta del cosidetto lotto con pianta a spina . ( vedi disegno copiato dal testo citato).

Ancor oggi si puo’ vedere come la struttura sia proria quella a spina . Si contatano 14 vani per lato , alcuni dei quali ancora a livello terreno e la maggior parte sopraelevati .

Le dimensioni sono quelle standard citate dal Galletti : 12 metri (6 + 6) di "testa" , e circa 6 metri per vano ( il modulo ha una lunghezza complessiva di circa 90 metri .

Dall’esame delle planimetrie di Montedoro mi sembra l’unico con queste caratteristiche .Quasi tutti gli altri sembrano avere una origine non "pianificata" ma sorti per aggiunte progressive che hanno portato a disallineamenti o alla creazione di reseghe o cortili e a non rispettare il mdulo tipico dell’epoca delle fondazioni dei nuovi paesi .

Altri 2 piccoli moduli ( tra via del Mille e via Garibaldi) sono similari ma ricadono nell’area del cosidetto Casalivecchio , ovvero i fabbricati facenti parte della Masseria prima del 1635 .

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Aggiungo qualche considerazione di natura generale riguardante lo sviluppo del Paese dopo la "fondazione" .

La Masseria Balatazza , alla luce delle planimetrie , risulta fabbricata in una posizione strategica , su un "passo" posizionato sulla direttrice Licata –Palermo .

Alla masseria confluivano le strade che da Serradifalco-Racalmuto- Canicattì ,sapratutto, proseguivano verso nord : Mussomeli , Nadure, Milocca, Sutera , Mussomeli, Micchichè (Villalba) e oltre verso l’interno . L’unico ponte che traversava il fiume Gallo d’oro ( di epoca Romana) si trovava tra Campofranco e Milena ( oggi diruto ) e sembra essere quello su cui dovette passare il viaggiatore arabo Idrisi quando da Sutir raggiunge Al-Minsar (Balatazza ?? ) e poi Al–Qatta (Canicattì ?? ).

La masseria sorgeva prospiciente all’attuale Piazza Marconi (che molto probabilmente ne era la corte) e la strada la attraversava .

Lo sviluppo successivo del paese seguì delle direzioni obbligate .

1-- L’attuale via Cavour , che era il luogo di raccolta delle acque piovane che scendevano dalla collina , divenne l’asse di penetrazione verso il pianoro ed è oggi la via principale del paese . Per anni è stata anche una fogna a cielo aperto finchè non venne realizzata la cloaca (massima) ( quando venne ricostruita negli anni ’60 vi entravamo all’impiedi per gioco ) e deviata oltre la piazza Marconi dietro la biblioteca .

2-- L’attuale via Roma dovette essere una strada vicinale che dalla masseria raggiungeva la edicola/chiesetta di S.Giuseppe vicina alla quale con molta probabilità doveva esserci una sorgiva .L’acqua è (ri)-emersa copiosa una decina di anni fa nell’abitazione di Paolina Salvo proprio nel punto sottostante la vecchia chiesetta .

3-- La vaneddra longa , in parte l’attuale Via vittorio Emanuele , che costeggiando la base del Monte Croce proseguiva fuori l’abitato seguendo la via Vittoria e la via del Popolo fino alla via del Cimitero.

4 – La via Savoia proseguiva dalla Masseria verso il piano ma si è subito persa a causa delle costruzioni che non hanno rispettato gli allineamenti .

Tutte le altre strade erano disposte parallele con orientamento Sud-Nord .

Molte di queste vennero ostruite a seguito della creazione di cortili chiusi .

Gli ampi spazi delle "piazze" nel centro vennero determinate dalla scelte del Principe di costruire la propria casa baronale isolata e lontana da tutti gli altri fabbricati : fu per motivi di sicurezza o magari aveva un vero progetto urbanistico per il suo paease ???

Non lo sapremo mai . In ogni caso Montedoro , rispetto ai paesi vicini ha degli spazi invidiabili che hanno contribuito a sviluppare dei cittadini di "larghe vedute" .(!)

Tutte le altre case sorte oltre la Vaneddra Longa , nell’ ‘800 , seguono la pendenza della collina con orientamento a ventaglio per facilitare il deflusso delle acque piovane e quasi tutte raggiungevano la Via Cavour nei "quattro canti dei Messana" . Durante i temporali estivi ( e l’ho rivisto lo scorso anno trovandomi in Paese ) un fiume in piena scendeva dalla Serra e superava i marciapiedi ; oggi le strade sono lastricate ma immaginate cosa scendeva quando non lo erano !!

La Via Amedeo , infine , corona a monte la collina e delimita la parte alta del Paese fungendo da circonvallazione .