MONTEDORO                
        
                          
                Chiude il
        salone più antico
        
                                                            
        
        
        Col mese di novembre ha chiuso i battenti il più
        vecchio salone di barbiere di Montedoro del maestro Calogero Pace, dopo
        56 anni di attività, infatti, lo aveva aperto il 10 giugno del 1950. A
        buon ragione si può dire che rnastru Pace ha dedicato la sua vita a
        fare la barba e a tagliare i capelli a diverse generazioni di
        montedoresi ma anche a tanti forestieri.
        Calogero Pace è nato a Montedoro il 2 gennaio del
        1930 figlio di Salvatore e di Giuseppa Milazzo che hanno avuto altri due
        figli: Leonardo e Salvatore.
        Calogero è stato apprendista da un barbiere di lungo
        corso, quale Calogero Termini che aveva il salone nella Piazza Umberto
        angolo via Cavour, appena finito le scuole elementari avendo avuto come
        insegnanti la maestra Rina (Zoia Maria Caterina) e il maestro Calogero
        Milazzo. Altri ragazzi apprendisti, insieme a lui, erano: Epifanio
        Bufalino e Gaetano Genco. Aveva appena 13 anni quando iniziò ad avere i
        suoi clienti particolari ai quali andava a fare il servizio a domicilio
        la sera quando la maggior parte rientravano dai lavori dei campi. Siamo
        negli anni 40 quando usava pagare il barbiere in natura e un abbonamento
        annuale, che comprendeva la rasatura della barba 3 volte la settimana e
        una volta al mese il taglio dei capelli, costava 2 tumuli di frumento
        con 1' omaggio, nelle feste di Natale, del mitico almanacco profumato ed
        illustrato con scene di famose opere liriche. I tagli di capelli che
        venivano praticali erano: "all' Umberto", taglio corto, a
        zazzera, a la Mascagni e con la scruna. Mastro Calogero Termini faceva
        anche F estrazione dei denti, le coppette per togliere 1" umidita
        intercostale ed il salasso per fare abbassare la pressione arteriosa.
        Il vecchio barbiere, molto spesso, diceva all'
        apprendista: "Calù afferra a 'nsa-punari ca vaju a fari 'na
        rasa". Lu mastru faceva pochi passi dal salone e andava a bere un
        bicchiere di vino di Vittoria nella putia di Maistru, cioè, Salvatore
        Infantino e poi ritornava dicendo che poteva lavorare con un altro
        spirito.
        Con l'apertura del suo saIone Calogero Pace ha portato delle
        innovazioni nel mestiere tale da renderlo moderno: per prima cosa
        cominciò ad indossare il camice bianco; attrezzò il locale con tre
        poltrone all' mericana della ditta Scuderi di Catania, in materiale
        porcellanato e pelle, ancora oggi in ottimo stato; introdusse l'uso del
        dopobarba profumato al posto della pietra di Allume ed in occasione
        della Festa della Madonna del Rosario del 1950 fece il primo shampo
        aDamianoCino. Con il tempo introdusse dei tagli di capelli nuovi: A la
        Boheme ( taglio di sola forbice) e il taglio alla Tedesca sempre a
        forbice senza uso della macchinetta. Per aggiornarsi sui nuovi tagli di
        capelli, ma anche sull' uso di attrezzi nuovi del mestiere, il barbiere
        di Monntedoro frequentava il maestro Greco, uno dei migliori barbieri di
        Caltanissetta al cui nipote Michele, nel mese di Novembre, mastru Pace
        ha fatto 1' ultimo taglio di capelli. Altri barbieri erano Duminuco
        Giuseppe e Morgante Salvatore poi emigrato in provincia di Torino.
        Durante la sua lunghissima attività mastru Pace ha avuto molti
        ragazzi apprendisti alcuni dei quali sono diventati ottimi barbieri:
        Provvidenza Vincenzo poi trasferitosi a San Cataldo, Milazzo Salvatore
        emigrato a Roma, Paci Giovanni emigrato a Como, Di Francesco Gaetano
        emigrato in Belgio, Salvo Carmelo emigrato in Belgio, Alaimo Giuseppe di
        Salvatore emigrato in Francia, Alaimo Calogero di Giuseppe emigrato in
        Belgio, Galante Pietro di Salvatore emigrato negli USA, Ricotta Amedeo
        di Nicolò, ecc.
        Calogero Pace nel 1953 ha sposato Maria Sciandra
        dalla quale ha avuto tre figlie: Giuseppina sposata con Ingrao Angelo,
        emigrata in Francia nel 1973, che ha avuto 2 figli; Salvina sposata con
        Zaccaria Giuseppe nel 1979, che ha avuto 2 figli; Santina sposata con
        Graci Angelo nel 1981 che ha avuto 2 figli.
        Nel 1955 mastro Pace nel salone ha iniziato a vendere
        profumeria, camicie e cravatte per poi nel 1965 ha aperto un negozio che
        inizialmente vendeva confezioni uomo-donna e poi biancheria e merceria.
        Dal 1972, nel giorno di chiusura del salone, Pace ha svolto l'attività
        di ambulante di biancheria, per diversi anni, a Milena e a Serradifalco.
        Nel 1990 Calogero Pace ha ricevuto la pensione ma ha
        continuato 1'attività di barbiere fino alla chiusura definitiva del
        salone nel novembre del 2006.
        
          
            
              
                         
              Lillo Paruzzo
              (da La Voce di Campofranco 12/06)