AL CIMITERO

In silenzio, soli, in eterno,
tra fiori, croci, viali e pini,
giorno e notte, estate ed inverno,
l’uno e l’altro accanto supini,

comunicano tra loro col pensiero ,
discorrono sulla loro triste sorte,
novellano sul quando "anch’io c’ero"
prima che mi portasse via la morte.

Lucia, tratta in inganno e fuorviata
da un’ orda di maiali imbestialita,
fuori dal paese fu stuprata,
e poi concordi la fecero finita.

Enzo, sdraiato sotto un treno,
rinnegato all’improvviso dal suo amore
la terra l’accolse nel suo seno,
ma grande fu l’orrore ed il clamore

Andrea, che polio appena nato
costrinse a muoversi su un mezzo a manovella,
ma l’aiutò a combattere il triste fato,
ne potenziò destrìa e rese arguta la favella.

Noela, piccola in vita e grande nella morte
una sera una strada presa in contromano
seguita da un suo gesto, mutò la triste sorte
a tanta gente che il trapianto aveva atteso invano.

Santina, figlia, madre, e sfortunata moglie
in poco tempo uno strano ed oscuro male
portò i parenti a vegliare le tue spoglie
ed a partecipare ad un mesto funerale

Giovanni, giovane sarto un po’ spostato,
cercò altrove la fortuna
ma l’uso di droghe e alcool dissennato
portarono il suo cervello sulla luna.

Rosario C. , di lui non resta traccia
non marmi, ne scritte e manco fiori,
nuda la terra copre la sua faccia,
misero giace senza allori e onori.

Giuseppe, "Scamacca" a tutti inteso,
cento mestieri, dieci paesi , alcune prigioni,
più volte dai suoi parenti offeso,
finì col perdere d’intelletto le ragioni.

Carmela, che il figlio morto nel cassetto custodì,
aspettando il marito che venisse scarcerato,
per svelare il segreto solo dopo tre dì
e seppellirlo senza esser battezzato.

Rosario B, " se il mio padrino fosse stato più corretto,
mi avrebbe favorito la sortita,
piuttosto che puntarmi dritto il suo moschetto,
minacciandomi di togliermi la vita".

Queste racconta il cimitero ed altre storie,
bisogna però andarci in mezzo a quei viali,
dove riecheggiano le povere memorie,
e non scordarle già dopo i funerali.

Io mi ci reco spesso per bisogno,
ed aggiungo qualcosa alla mia vita,
dai loro moniti alimento un sogno:
"che non sia stata vana d’ alcun la dipartita"