Come le mosche

 

Come le mosche nel culo del cavallo,

moleste,

si accaparrano la zona con suo avallo,

fin quando il magnifico esemplare,

infastidito,

le sferza con la coda indispettito.

Ritornano allor, presto, in zona petulanti,

ma l’indomito destriero abituato,

le ricaccia sempre più seccato.

Così è la vostra vita, oh miseri questuanti,

privi di tutto,

sembravate pochi, ma invece siete tanti,

ma di cotanta grazia anelate al solo deretano

ed agognate momenti esilaranti,

ma il vostro auspicio ancora e sempre sarà vano.

Orsù progenie Greca e di Normanni

emuli, traditori e biforcuti

riparate tosto ai danni di quest’anni

indegna prole di muli e di cornuti.