Elucubrazioni di un medico di pronto soccorso

Ma si andate pure a quel paese,

gente frustrata e piena di pretese.

Tornate tosto tosto a chi vi manda,

e ruba il vostro voto e vi comanda.

A chi della salute vostra se ne fotte,

e poi vi manda in giro anche la notte.

Tornate pure alla continuità assistenziale,

che vi ha inviati sol perché pensate di star male.

A chi confonde il piscio di puttane,

con rottura delle acque e di membrane.

Vade retro

Chi pretende di avere spiegazione

Sui normali valori di pressione.

Chi dagli insetti è stato punto

E ricorre ai medici con loro disappunto.

Chi specula sul normale dolore cervicale,

adducendolo ad un incidente stradale.

Chi mangia ficodindia e non li conta,

e tace il malfatto per nasconder l’onta.

Chi crede ancor nelle fatture,

e chiede aiuto per le sue iatture.

Chi si abbuffa spesso a dismisura,

e chi ritarda all’oste la chiusura.

Tossici e rimbecilliti da sostanze strane,

giovani frustrati da speranze vane.

Chi avendo praticato amor furtivo,

ha scordato l’uso del preservativo.

Chi invece d’amor ha subito delusione,

e col suicidio ne ha tentato la risoluzione.

Chi invoca ogni notte l’aiuto di Morfeo,

e viene con la faccia da babbeo.

Vengano pure

Bimbi che piangono incompresi,

anche s’è notte e sofferenti da mesi.

Vecchi solinghi avanti con l’età,

e sfortunati ospiti delle comunità.

I senzatetto e perseguitati di sfortuna,

venga anche chi ha perso la testa sulla luna.

Vengano incinte di notte a partorire,

vengano presto per poter gioire.

Venga infine chi ha perso ogni speranza,

venga altresi’ chi è in preda a sofferenza,

Per loro ci sarà sempre temperanza,

la dedizione,l’amore e la costanza.