IL CASO


A te che sei istruito e intelligente
rivolgo una domanda assai importante:
ti vedo dietro i baffi sorridente
l'occhiettto pronto e vispo alle domande.

"Sai dirmi cos'è il caso, che "sua sponte",
succede a noi mortali una sol fiata?".
Già vedo come aggrotti la tua fronte
pensando a una domanda complicata!

Lo so che pensi già a un terno al lotto,
oppure a una schedina fortunata;
magari dei cavalli un tris al trotto,
un sogno della dea sempre bendata! 

Or vado a raccontarti in prima mano
il caso che successe l'altra sera;
andando per le vie del gran Milano
le guglie e la Madonna si vedeva.

Capisci che puntavo verso via Dante
diretto a visitare il gran Castello,
di luci assai splendente, orripilante,
ai tempi di mio nonno assai più bello.

Mi trovo in faccia Pippo, cavolina!
che dicon faccia qui il Direttore,
a fianco la Signora, e una bambina
leccava un gelatino con ardore.

Or dimmi se più "caso" esista al mondo,
se vale una schedina nazionale;
è come fare a vita un girotondo
oppure una giocata trentennale!

Conviene, amici miei, lasciare il caso,
fissare appuntamenti convincenti:
lasciamo star gli incontri fatti a naso,
potremmo anche aspettar il duemila venti!