IL TEMPORALE
       (24 giugno 2000)

Saette accecanti
squarciano il cielo di giugno,
e tuoni assordanti
mettono il cuore in subbuglio.

Uno scroscio di pioggia
s'abbatte sui tetti,
e le strade,
di polvere secca impregnate,
emanano odori di terra bagnata.

Le vie diventano fiumi
ingrossati da mille ruscelli,
un rumore di gronde risponde
a quei tuoni incessanti,
e il tombino gorgoglia
intasato da un mare di foglie.

La nonna s'affaccia a guardare
il suo cielo imbronciato,
e pensa al sereno
ed al sole chissà dove andato.

Ancora una folgore in viso,
un tuono che esplode improvviso.

Finalmente,
le nuvole nere
che corrono in alto furiose
si rompono in chiazze d'azzurro,
e già strisce di sole
disegnano in cielo figure
con tanti colori.

Finita la pioggia
ritorna di prima il sereno,
e solo un mugugno lontano
ricorda il passato uragano.